venerdì 22 gennaio 2010

L'ACQUA





La crisi dell'acqua è reale e grave. È la graduale perdita di una risorsa non più rinnovabile. Una perdita allarmante … Perfino in regioni che fino a non molto tempo fa avevano acqua in abbondanza, adesso sono quasi completamente senza oppure ne hanno talmente poca che non basta per i bisogni degli uomini.


Perdita per siccità,per inquinamento e degrado sono sommati alla sua ingiusta distribuzione: Il 97,5% dell’acqua presente sul nostro pianeta è salata. Solo il 2,5% dell’acqua è dolce e si trova, per la maggior parte, sottoterra.


È poi da notare che l’irrisoria quantità localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile, è distribuita in modo ineguale sulla superficie terrestre, infatti la maggior parte di essa è concentrato in alcuni bacini: in Siberia, nella regione dei Grandi Laghi in Nord America, nei laghi Tanganika, Vittoria e Malawi in Africa, mentre il 27% è costituita dai cinque più grandi sistemi fluviali: il Rio delle Amazzoni, il Gange con il Bramaputra, il Congo, lo Yangtze e l’Orinoco.


I dati sono allarmanti ma in ogni modo noi non ce ne preoccupiamo: non solo usiamo questo bene così prezioso in modo sconsiderato ma lo inquiniamo. Infatti gli scarichi industriali, i dilavamenti agricoli, i sistemi fognari dei centri urbani e anche scorie nucleari si riversano in mari, fiumi e laghi. Per quanto riguarda lo spreco dell’acqua: è necessario usarla in modo parsimonioso e per questo basterebbero semplici regole in casa, che però un basso numero di persone eseguono.


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